Tappa 5


Sospesi sulle cenge erbose

Slavinaz - Roberto De Pellegrin
variante Tappa 5

Erera Brendol – Rifugio Boz (Alpinistica)

Tappa 5 Erera Brendol - Val Canzoi - Rifugio Boz
Prestare attenzione, il percorso in quota è molto esposto e suggerito solo ad escursionisti esperti senza problemi di vertigini. Ci sono tratti con ghiaia e erba alta su cui bisogna avere molta attenzione. La traccia non è sempre visibile soprattutto a inizio stagione.
  • 7:00
    ESTIMATED TIME
  • 10,8km
    DISTANCE
  • 890mt
    TOTAL CLIMB
  • 870mt
    TOTAL DESCENT
Numeri utili
Malga Erera+39 3473012648 Rifugio Boz+39 340 997 9332 Numero per emergenze112
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TAPPA DA PERCORRERE SOLO CON TEMPO STABILE, ESPERIENZA NEL ATTRAVERSARE TRATTI ESPOSTI E TOTALE ASSENZA DI VERTIGINI 

* È possibile sfruttare la variante che azzera i tratti di forte esposizione e consente di raggiungere ugualmente il Rifugio Boz.

 

Un percorso mozzafiato sospesi su strette cenge erbose che entrano nel cuore più selvaggio delle Vette Feltrine.
Il costante panorama sulla vallata feltrina ci accompagna in questi luoghi dove dominano i Camosci.

Arriveremo al cospetto dell’imponente bastionata del Sass de Mura, montagna mitica dell’arrampicata dove negli anni sono state tracciate vie di notevole spessore.

 

Descrizione tecnica

Dalla Malga Erera si prende il sentiero CAI 851 che sale sul lato sinistro del Fosso di Brendol fino ad arrivare alla Forcella dell’Omo (1983 m.s.l.m.).

Qui inizia il tratto più impervio di tutto il trekking con 2 km da percorrere in costante esposizione dove passo sicuro e assenza di vertigini sono fondamentali.

Il sentiero diventa una traccia sempre più stretta dove non è consentito il minimo errore.

Nella stagione fare attenzione all’erba alta che diventa altro fattore di pericolosità.

Circa a metà di questo percorso esposto si trova anche un tratto in salita con delle corde fisse per agevolare il superamento di un salto roccioso. Non si tratta di una via ferrata ma di una decina di metri di corda fissa dove potersi assicurare.

Al termine delle tratto più esposto il sentiero 851 si incontra con l’806 che sale dal fondovalle e si raggiunge il pianoro di Casera Cimonega (Possibile ricovero di emergenza, 300 metri più in alto il Bivacco Feltre – Walter Bodo può essere un buon punto di pernotto con acqua nelle vicinanze).

Da lì si sale verso Ovest su deboli tracce lungo il ripido pendio che porta alla sella erbosa del Col dei Bech (1960 m).

Da qui si scende lungo il panoramico sentiero dei Caserin, segnavia CAI 801, fino a quota 1750 m dove si riprende progressivamente a salire fino all’intaglio che divide le due vette del Sass de Mura, dove generalmente si trova dell’acqua.

Superati alcuni salti di roccia con passaggi attrezzati si giunge sul Pass de Mura (1867 m) che interrompe il sentiero dei Caserin e apre una vista maestosa sulla val Alvìs e sulla conca di Néva. Da qui si scende rapidamente al rifugio Bruno Boz.

Rifugi e punti di appoggio

Cosa cercare lungo il percorso