Tappa 4


I Piani Eterni

Piani Eterni - Lorenzo Kleinschmidt
Tappa 4

Pian Falcina – Erera Brendol

A seguito della tempesta Vaia il percorso è stato deviato su strada provinciale asfaltata, dove sono presenti numerose gallerie non illuminate. Si consiglia per tanto di prenotare un transfer privato oppure contattare il gestore di Pian Falcina per il trasferimento fino al ponte di Patine. È in ogni caso necessario munirsi di lampada frontale per affrontare in autonomia questa parte del percorso.
  • 7:30
    ESTIMATED TIME
  • 19km
    DISTANCE
  • 1430mt
    TOTAL CLIMB
  • 160mt
    TOTAL DESCENT
Numeri utili
Pian FalcinaPatrizio De Biasi 348 415 2619Casera Campotorondo+39 0437 944830Malga Erera+39 3473012648 Numero per emergenze112
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Un percorso nel cuore di in una montagna abbandonata, con dei tesori da scoprire.

Seguendo la strada che costeggia il Lago del Mis incontriamo i Cadini del Brenton, catini nautrali scavati dall’acqua nella roccia, e con una breve deviazione si può andare ad ammirare la forza sprigionata dalla Cascata della Soffia.

Il percorso prosegue su una vecchia strada che ci racconta dell’intensa vita che aveva la valle al tempo delle miniere, una “corsa all’oro” tale da battezzare con il toponimo di California questi luoghi.

Negli anni 60 la loro chiusura ha lasciato spazio alla natura che si sta riprendendo i borghi una volta abitati.

Lasciati i resti di questi abitati ritorniamo in quota raggiungendo i Piani Eterni.

I piani eterni, una prateria a 1700 metri di quota

I Piani Eterni sono un mondo a parte, una prateria a 1700 metri di quota, dove mucche e cavalli al pascolo si mischiano con cervi, mufloni e camosci che scendono dalle cime che coronano questo ambiente unico.

Vi lasciamo con le parole di un profondo conoscitore delle Dolomiti Bellunesi, Giuliano Dal Mas,  che così li descriveva sull’Amico del Popolo del 4 luglio 2019

I Piani Eterni sono un mondo a parte, una prateria a 1700 metri di quota, dove mucche e cavalli al pascolo si mischiano con cervi, mufloni e camosci che scendono dalle cime che coronano questo ambiente unico. I Piani Erera-Brendol sono certamente fra i luoghi più suggestivi e amati del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e del comune di Cesiomaggiore: ciò è dovuto alle caratteristiche naturali di un altopiano che si trova a una quota di poco superiore a 1700 metri, ma anche al secolare lavoro dell’uomo e alla presenza del bestiame nella buona stagione: alla fine dell’800 nell’area delle due malghe pascolavano infatti oltre 500 bovini e un numero imprecisato di ovini e suini. Un luogo magnifico da conservare in tutta la sua naturalità, anche per  gli aspetti legati all’uomo, come i rustici delle casere e delle stalle. Un luogo che pare sospeso sopra la terra, a contatto col cielo, ove il verde dell’altopiano leggermente declinante verso sud si trasforma nel verde più cupo del pino mugo, nel verde della vegetazione a cespuglio, nel grigio, nel bianco delle rocce che ricoprono quello strano mondo dei Piani Eterni che confina coi Piani Erera.

Descrizione tecnica

Da Pian Falcina proseguiamo sulla strada che si addentra nella valle e dopo 8.8 km si arriva in località Titele, in prossimità di un ponte sulla sinistra.

Percorriamo il ponte e proseguiamo sulla strada sterrata fino all’abitato di Pattine dove iniziamo a seguire il sentiero numero 802. Da qui inizia la salita prima sostenuta e poi più dolce una volta arrivati nella radura di Casera Vallon.

Si prosegue sempre per il sentiero 802 per le ampie radure della Val de Menegaldo fino a raggiungere il Bivacco Campotorondo che può essere utilizzato come rifugio di emergenza in autosufficienza con 12 posti letto.

Suggeriamo però di procedere fino a Forcella Pelse (1847 m.s.l.m.), punto più alto della tappa, per poi scendere nel magnifico altopiano dei Piani Eterni e raggiungere la Malga Erera Brendol che previa prenotazione può ospitare per cena e pernotto sul bivacco invernale.

Rifugi e punti di appoggio

Cosa cercare lungo il percorso